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domenica 27 gennaio 2008

Il "Caso" Moro.






La vicenda che ha riguardato l'On. Aldo Moro, nonostante i vari processi celebrati, ancora non è sufficientemente chiara, ma nasconde molte cose che quei processi non hanno saputo, voluto o potuto far emergere dal mistero che le avvolge e nel quale erano in tanti ad avere interesse a che rimanessero sconosciute per sempre.
A distanza di trent'anni da quella tragedia, non siamo in grado di conoscere tutta la verità, nella sua completezza ed effettività, al di là di ciò che i processi ci hanno dato di appurare.
Cercheremo di tratteggiare qui gli elementi più significativi di una vicenda ancora non definita.

Un celebre e grande investigatore (S.H.), che non è più tra noi, purtroppo, ci ha lasciato il suo testamento, spirituale e professionale, in una massima breve, ma smisurata, quanto a modalità
applicative ed implicative in tema di ricerca della verità attraverso le indagini intelligenti, che, per ogni altro aspetto, rappresenta la sintesi della sua personale ed impareggiabile esperienza, sussunta nelle poche parole che seguono e che suonano come un monito ideale:
" Non esistono i delitti perfetti, ma solamente gli investigatori distratti ".

In questo anno, nel quale ricorre il 30° anniversario da quella tragedia nazionale, cercheremo di ripercorrere le tappe salienti di tutto ciò che si è fatto e di quanto altro si poteva o si doveva fare ed invece non si è fatto, nonchè le ragioni, se ve ne sono, per cui c'è stata tanta inermità.
Cercheremo di capire se anche in questo caso ci sono stati degli "investigatori distratti" oppure se ci sono stati, piuttosto, degli investigatori omittenti, colposamente o dolosamente, sui loro doveri. Lo faremo, nei limiti in cui ciò ci è consentito dall'angustia dello spazio di un sito web quale può essere quello di un Blog, nella maniera più compiuta ed articolata che ci sarà possibile, anche se ci rendiamo conto che tutta la vicenda non potrà essere sussunta nello spazio di un solo post.
Per cui abbiamo pensato di farne una trattazione suddivisa e progressiva, seguendo il medesimo ordine evolutivo che hanno avuto i singoli eventi che hanno caratterizzato la vicenda, come se fosse una narrazione a puntate, ma che non sarà una semplice e vana ripetizione di cose o fatti già detti e ridetti dai giornali, dalla televisione, dalle pubblicazioni e dai vari libri dedicati al tema. La rivisitazione del Caso Moro, che cercheremo di fare qui, sarà nel senso di ripercorrerne tutte le fasi, ma in chiave perlustrativa e critica delle attività investigative svolte o mai effettuate ed in direzione del tentativo di vedere se e quali siano state le "ragioni" di eventuali lacune d'inchiesta.
A tal fine, chiunque avesse qualche materiale, documento o notizia non ufficiali, ma rilevanti per il nostro scopo, ci farà cosa sicuramente a noi gradita, ma, più di ciò, utile al Paese e alla verità, se ci metterà in condizione di averne una copia o di esserne in qualche modo partecipati.
Questa è la parte prelusiva della nostra iniziativa in direzione dell'auspicato trionfo della verità e, non da meno, della Giustizia, verso cui ci siamo mossi nella ferma convinzione che l'affare Moro,
nel suo complesso, non è soltanto la risultante dell'opera criminale del gruppo terroristico delle Brigate Rosse, ma il frutto di una regia politico-criminale collocantesi in ben altri ambiti.
A presto, speriamo, per la prima puntata...




... nel frattempo invitiamo il cuore e la mente di chi ci legge a riflettere su alcune delle parole del discorso fatto dall'On. Moro alla Camera, appena pochi giorni prima della mattina del 16.3.1978, e che, come tutte le cose buone, da cui non sappiamo mai trarre quella sana utilità che ci necessita, sono rimaste esse davvero lettera morta, tanto per i suoi contemporanei, quanto per coloro che sono venuti dopo di lui, quanto e, non da meno, per la gran parte dei sedicenti continuatori attuali delle sue idee politiche:

"" Senza un nuovo senso del dovere, questo Paese non si salverà; poichè occorre che alla stagione dei diritti consegua la stagione dei doveri.""

Avvocato Salvatore Cirolla.

sabato 5 gennaio 2008

Il Diritto di Difesa.

Presa di posizione dell'Avv. Cirolla in merito alla delicatissima materia del diritto di difesa...

venerdì 4 gennaio 2008

Il Parere dell'Avvocato Cascione...

Leggiamo cosa ne pensa l' Avvocato Cascione...

Mah!
Signori miei, il modico mio pensier è presto detto,
come maturatomi dalle conclusion che ne ho tratto.
Nei Palazzi in cui l'uomo tratta della sua Giustizia,
sempre più di rado si riscontra quella mestizia,
che dei Padri fu fierezza, conquista ed emblema,
da tramandar a figli accorti, come in lor spema.
Ma, al profettizio dei Padri, la filial ignavia segue spesso,
ed è questa la ragion perchè dei loro valor non ve n'è più adesso.
Tant'è che, forse, è meglio che la gente mai non scopra,
di quelle tante cose su cui certa giustizia passa sopra.